Ho bussato ai tuoi antichi
palazzi assonnati
e non fantasmi
ma anime fraterne
sono venute incontro
dolorose
al mio volto
sferzato dallo scirocco
nella pena immobile
di questo inferno
rassegnato
come le pietre del campanile
o la vallata
stanca
del pianto della civetta
Alle porte dei poeti
Le porte dei poeti custodiscono la vita: basta un tocco e le ombre ritornano indietro vivificate come al suono della cetra di Orfeo, per raccontarci, antiche Sibille, il nostro destino.
Esso si ripete uguale e doloroso, in uno scenario naturale, che ne è, al contempo, simbolo e muto testimone.