A terra
le fragili ginocchia
nel giorno
dell’eclissi.
Ma il cielo
vicino all’audacia
degli occhi
non prostrati
nell’ora dei ciechi
ti spalanca
dorato
il riso delle galassie.
I piedi sulla terra e il cuore fra le stelle
Non le ginocchia piegate, ma gli occhi puntati come fari oltre l’angustia di luoghi e circostanze, sono preghiera che abilita a catturare il sacro respiro dell’universo.
Frate Sole… sora Luna e stelle, dentro di voi, dolce e silenzioso, un dio sorride a chi non si stanca di accarezzarvi dalla terra.