In una sera d’inverno, la neve si lamentava della sua solitudine: non un bimbo, non un fiore, non un musetto di animale. E nemmeno un alito di vento.
Dallo sconforto, cominciò a sciogliersi in pianto e diventò, così, un laghetto fresco e grazioso.
All’improvviso, nel piccolo specchio d’acqua, si affacciò curiosa una stella e si mise allegramente a giocare.
La neve cessò di piangere e, ridivenuta compatta, tenne per sempre la stella stretta fra le sue braccia e non rimase mai più sola.
Soltanto nelle notti di primavera, quando la neve corre verso il mare, la stellina torna a casa sua, in cielo, arrampicandosi sui rami di un vecchio albero amico.
Una freddissima sera di Febbraio