Sembra una fiaba
ma negli scacchi
è un’apertura che conduce
ad un gioco violentissimo
sulla scacchiera scorre
un invisibile sangue
frutto di un irreparabile squilibrio
chi accetta di addentrarsi
in quel gorgo di immagini
non ha paura della morte
anzi l’affronta
mordendola come una mela.
L’apparenza incanta
Da una fragile apparenza incantata si dipana un gioco labirintico e lucido, che va ad addensarsi su punte di pathos velato dall’ancoraggio prosaico, a scheggiare di risoluto e consapevole coraggio (che non è l’ingenuità di Biancaneve o la curiosità indefinita di Eva) l’oggetto finale, col suo carico di vita e di morte. (M.R.I.)
* Nel gioco degli scacchi, quella del diagramma è la posizione da cui nasce la “variante del pedone avvelenato”: il pedone in questione è quello che si trova nella casella b2. La Donna, che si trova in b6, attacca il pedone e il Bianco, se vuole ottenere un vantaggio dall’apertura, come hanno dimostrato anni di teoria e pratica, è costretto a sacrificarlo, così come il Nero, per lo stesso motivo, è costretto ad accettare il sacrificio. La lotta, che sempre nella Difesa Siciliana (apertura di cui quella del pedone avvelenato è, appunto, una delle varianti) è accanita, è qui particolarmente violenta e “sanguinosa”. Difficilmente è possibile prevederne l’esito. Chi la gioca deve mettere in conto la possibilità di perdere per un minimo calcolo sbagliato. Se è vero che la Siciliana non perdona, questo vale ancora di più per questa variante. (N.d.A.)