Luna e Nulla (a Lucio Piccolo)

Villa Piccolo
©Sebastiano Irrera, 2014

Abito il bordo di un canto
lontano lievito di Luce
il nulla innamora il giardino
di un’acrobazia chiara

richiama

cose da risacche d’invisibile
in aliti di cielo

finché tutto si stringe in limite di luna
Tu Sei

fraterno infinito e nulla
allargato a favola

 

 

A bordo canto

Il verso si fa privilegiata e cara sponda di visione, miccia di dialogo, ascolto acceso di forme, aprirsi inesauribile e intimo di vita segreta di cose.

Come l’amore

Donna che piange
©Pablo Picasso, 1937

Come l’amore
la malattia occupa il corpo
diventa infedele compagna
pronta a illudere
e a tradire

incurante del mondo
la mente le si dona
senza riserve apparenti
desiderando solo calma
e concentrazione
non tollerando disturbi

lascia una traccia
invisibile nei giorni
come un’alterazione
ineludibile della vita
la buffa libidine
della malinconia.

 

 

Canto Corpo

Il racconto che la malattia fa al corpo diviene poesia, stabilisce le sue dolorose simmetrie di abbandono e desiderio, afferma sottotraccia e sottopelle l’armonia sghemba di un canto-corpo senza ali. (M.R.I.)