Una bimba
– capelli di bosco –
nei raggi d’autunno
ninfa leggera
– piedi di danza
baciano nudi la terra –
racconta al vecchio albero
una storia d’amore
a conforto.
Empatia nell’universo
(ricordando Baudelaire)
La parola poetica coglie e trattiene il respiro delle cose, ne registra il dialogo segreto, ne suggerisce l’intima armonia; la metafora si fa strumento rivelatore della connessione fra forme di vita apparentemente distanti che, “ricomponendosi”, invece, si svelano inaspettatamente vicine e reciprocamente necessarie.
Alla dolcezza dei raggi autunnali risponde la leggerezza di una danza infantile, ai capelli di una bimba il profumo di un bosco frondoso, e la terra sotto i piccoli piedi è quella di cui si nutre il vecchio albero.
Così, non è difficile parlarsi (non ci guardano gli alberi da sempre?) e la “simpatia” intuisce la malinconia della fine e la risarcisce con ingenuo garbo infantile.