Per le vittime della mafia

Gli Ulivi secolari
©Letizia Lisi, 2013

Adagiateli
sotto la nenia
antica
degli ulivi
ché le nostre braccia
raggrinzite
non sanno cullare lamenti

e per l’urlo
sospeso
delle ferite
non trovano gli occhi
acque lustrali.

Adagiateli
dirimpetto alla luna.

 

 

Il lamento della terra e la carezza della luna

La terra tende le sue braccia e avvolge, in un notturno mesto e amoroso, corpi che nessun vivo, piagato nell’anima, ha la forza di sorreggere, come nessuna fonte può purificare l’oltraggio del dolore inflitto agli innocenti.
Solo il lamento fraterno degli ulivi e la luce serena della luna possono, come sacerdoti di un rito antico e pietoso, sfiorare i volti degli agnelli sacrificali e proteggerli nella quiete di una terribile immortalità.